Bilinguismo sì bilinguismo no

Pubblicato il 11 Ottobre 2014

Bilinguismo sì bilinguismo no

Parole di maestra di materna privata, giovane e intraprendente, a Milano: "Il bilinguismo a scuola sin dal nido è diventato una moda, se non è supportato a casa da genitori che parlano in quella lingua non serve a molto. Stasera faccio la baby sitter a un bambino di 5 anni obbligato dal padre a lezioni di inglese, risultato: detesta la lingua."

Sono assolutamente convinta che sia indispensabile nella vita conoscere la propria lingua madre in modo perfetto, sapere l'inglese a un livello non inferiore al B2 e aggiungere al proprio bagaglio tutte le lingue possibili.

Io ho imparato a scuola malissimo l'inglese perché ai tempi non lo sopportavo e a non farmelo piacere era, oltre alla mia mancata predisposizione ad apprenderlo, l'errato modo con cui me lo insegnavano. Ora gli strumenti a disposizione per apprendere una lingua, anche in età adultà, sono infinitamente più ampi e più divertenti e io non demordo. Sicuramente sono valse più le 30 ore fatte con insegnante madrelingua face to face che tutto il resto fatto in una vita. Le mie occasioni di parlare inglese oggi sono, a dire il vero, limitate agli incontri con lui per una birra insieme. Lui inglese doc è contrario alle lezioni che la sua scuola organizza per i bambini molto piccoli. Quando M. sarà più grande chiederò a lui di farle qualche lezione extra scuola (dove temo non siano migliorati molto i metodi di insegnamento). In Italia da 7 anni, si sposa ad agosto con un'italiana. In netta controtendenza: inglese, ha girato il mondo e ha deciso di mettere radici qui a Milano.

Da parte mia, invidia grande per chi ha genitori che parlano, per origini, lingue diverse e invidia anche per chi di origine italiana vive all'estero e i suoi figli imparano in modo naturale due/tre lingue senza sforzi.

M. frequentando la scuola pubblica a Milano non ha mai fatto inglese in classe e io mi guardo bene dall'insegnarglielo, se lo deve imparare meglio non da me!

A febbraio inizieranno i corsi di inglese a scuola, dieci lezioni a un prezzo irrisorio, gestiti da scuole di lingua esterne alla scuola con insegnante madrelingua. E' dall'anno scorso che lo voleva fare, ma è un corso riservato solo ai bimbi di 5 anni. L'altra sera però ha avuto una crisi perché non voleva fare più Teatro-danza perché la maestra (bravissima) parla con loro in inglese. Le ho allora raccontato dei viaggi di mamma e papà in giro per il mondo, spiegandole che anche noi non capivamo sempre tutto eppure ce la siamo sempre cavata, e che dire poi del nonno? Come riuscisse a cavarsela in quegli anni in certi Paesi è ancor oggi per me un mistero.

Ieri M. era felice come una pasqua di andare a teatro-danza e uscendo cantava tutta contenta "singarin arein"... Temo che abbia preso un po' da mamma... ma anche lei è una che non demorde!

Scritto da moca

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