Mea culpa

Pubblicato il 28 Settembre 2012

Mea culpa

Mea culpa, mea culpa! Non si può sballottare una bimba di 3 anni e 3 mesi compiuti oggi a destra e a sinistra proprio nella settimana in cui si comincia a fare la nanna alla materna, "Le tagliatelle di nonna Pina" la dicono lunga in proposito. Abbiamo chiuso con lo Joy-ga e le Ballerine gioiose (l'unica gioia per M. è stata quella di abbandonare la lezione senza nemmeno essersi avvicinata al girotondo di bambine e correre al parco per saltare sui "gonfiagoli"). E' colpa mia, complice la sua stanchezza, se ieri sera M. ha avuto una crisi di rabbia mai vista prima. Morsi autoinflitti, porta di casa aperta per correre fuori (memo per mamma e papà: ricordarsi che è cresciuta, chiudere e togliere le chiavi) gridando "voglio spaccare la porta, voglio salire sul tetto, voglio spaccare la finestra" (qui ci deve essere lo zampino di un bambino ancora in fase di inserimento alla materna, perché di sicuro non sta imitando noi e la tv non la guarda), poster strappati, scarpe lanciate in aria dopo essersele infilate e tolte infinite volte... E naturalmente una serie di "mamma sei cattiva, papà sei brutto".

Quanto autocontrollo bisogna avere per aspettare che le passi, stando attenti che non si faccia male, e senza arrabbiarsi.

"Vuoi il ciuccio?", "Nooooooooo non voglio il ciuccio", ciuccio lanciato via.

Poi così come è sopraggiunta all'improvviso, la rabbia se ne è andata, è tornata piccola piccola nella sua scatolina come nel bellissimo libro raccontato tante volte al nido, e allora M. è venuta a farsi coccolare, ha raccolto il ciuccio, è tornata ad essere la dolce bambina di sempre e abbiamo parlato, appurato che la scuola materna le piace, che c'è un bambino che dice quelle cose, che era tanto arrabbiata perché era stanca e che facciamo solo la piscina come attività extra-scolastica.

Scritto da moca

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